domenica 18 aprile 2010

18 mesi d'Aria

Oggi Daria ha raggiunto la ragguardevole età dei 18 mesi, un anno e mezzo. I pupottoli di questa età, dicono i pediatri, dovrebbero saper ripetere almeno 20 parole e allora papi Guido stasera ha organizzato il test. Col l'aiuto di tutti, ma senza l'indispensabile collaborazione di Daria che era interessata a fare altro visto che era seduta (si fa per dire) a tavola tentando di finire la pappa.
Questo il risultato:
  1. naso
  2. ally
  3. papà
  4. mamma
  5. tata
  6. patata
  7. nonna
  8. pabo (pablo)
  9. mano
  10. (o)recchia
  11. caccaculo
  12. grazie
  13. perpiacere
  14. pane
  15. gatt(o)
  16. chi è?
  17. banana
  18. latte
  19. titti (biberon)
  20. tapatutta (pastasciutta)
  21. tappo
  22. quello là (che risolve un sacco di problemi...)
Bene! Traguardo raggiunto e superato e senza usare i jolly "ovetto" e "cioccolato" che avevo tenuto come ultima chance.
Un abbraccio a tutti.

sabato 10 aprile 2010

Un motivo per tornare

Ciao a tutti, se ho fatto bene i conti Daria ormai ha 18 mesi e quindi son ben 6 mesi che non venivo a trovarvi. Solita vita impegnata da mamma lavoratrice e bla bla bla... non serve che mi dilunghi.
Le bimbe stanno bene, almeno oggi, dopo più di un mese e mezzo di malattie varie, antibiotici e pronto soccorsi.
Il caldo si sta facendo sentire... insomma tutto ok.
Ma oggi sono tornata per un articolo di giornale che mi ha fatto fare un salto sulla sedia. Senza troppo dilungarmi vi spiattello l'articolo tutto intero anticipandovi solo che Spilimbergo è stato nominato dal Fatto Quotidiano.
"RAZZISMI di Ivana Gherbaz- Se un cinese insulta un nero - Il caffè? "Tu lo paghi un euro perché sei nero e ringrazia Dio che ti abbiamo fatto entrare." A Spilimbergo, pochi chilometri da Pordenone, il prezzo del caffè cambia con il colore della pelle. Sembra una storia classica da provincia leghista. Invece no. A gestire il bar sono due sorelle cinesi che hanno deciso che, per chi ha la pelle scura, il caffè costa un euro al posto dei 90 centesimi. E' Pasqua, quasi tutti i bar sono chiusi, un cittadino del Burkina Faso entra nel locale per bere un caffè, ma quando va alla cassa i conti non tornano. "Eravamo in quattro al banco - racconta - tre erano italiani. Tutti hanno pagato novanta centesimi, a me il caffè è costato un euro. Sono andato dai carabinieri. Ho tre mesi di tempo per denunciarli e penso che lo farò. Sono in Italia da sette anni e mai mi era successo di essere trattato così."
Ora capirete bene perché mi sono sorpresa! Com'è che a Pasqua tutti i bar erano chiusi, a Spilimbergo??? Non è possibile in un paese dove ci sono più bar che ciottoli sul lastricato...
Ora, carissimi amici dello spilimberghese, parenti del paesino a pochi chilometri da Pordenone...Ma a voi non viene voglia di fare qualcosa? Fosse anche solo quella di trovare questo bar e intervistare le due civilizzate e scoprire cosa le fa odiare tanto le persone di colore, non so, magari scopriamo che odiano anche quelli con i calzini bianchi e gli occhiali rotondi e allora chiudiamo un occhio... Sono curiosa insomma di quali meccanismi si creano e di come si creano all'interno di un tessuto sociale come quello che dovremmo conoscere e che in realtà, come in questo caso, ci sorprende.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno si è mosso, ha fatto qualcosa. Chessò, deciso di boicottare il bar giallo, affisso manifesti nelle strade del centro, magari qualcuno si è stampato una scritta sulla maglietta: "Caffè nero euro 0,90, caffè per nero euro 1????". Oppure ha fatto comitiva, è andato al bar, hanno ordinato tutti il caffè e hanno preteso di pagarlo 1 euro.....
non so, qualcosa. non è che brilli di idee, me ne rendo conto ma magari un brainstorming generale... perché penso che dobbiamo agire dal basso, ritornare a fare gruppo e a far rispettare le regole del buon senso e del vivere civile soprattutto nel quotidiano, nel paese, nel quartiere, in condominio, in famiglia. Sono stufa di tutta la corruzione, l'illegalità, la furbizia dilagante nella classe politica e mi piacerebbe che noi cittadini ci unissimo, dando l'esempio.
Come sarebbe bello quindi che ci si ribellasse a questo vicino caso di razzismo.
Fatemi sapere se lì a Spili se ne è parlato e cosa ne pensate voi.
Un abbraccio, Silvia