lunedì 19 ottobre 2009

Un'anno D'Aria!

Ieri abbiamo festeggiato il primo anno di Daria!
Prometto che seguirà un post tutto a Lei dedicato...baci a tutti.

martedì 29 settembre 2009

Ti vorrei tanto bene...

Ogni tanto vi rifilo dei post proprio noiosi, in perfetto stile da mamma elogiatrice. Beh, beccatevi questo!

Eh... la nostra pulzella Allegra oramai è una chiacchierona e, anche se a volte vorremmo metterle il volume a zero, dobbiamo ammettere che ce la godiamo proprio a scoprire come funziona la sua testolina e quali sono i ragionamenti che riesce a produrre.
Per non parlare degli "strambolotti", quei teneri errori che in una bimba di tre anni ti fanno sorridere e intenerire, usciti dalla bocca di un adolescente ti innervosiscono, detti da un adulto ti irritano e snocciolati quotidianamente dalla nonna Lina tornano a farti sorridere!
Purtroppo la nostra creaturina è talmente brava in italiano (non ha proprio preso dalla mamma e dalla nonna...) che sentire strambolotti è diventato un piacere sempre più raro.

L'altro giorno eravamo tutti sul divano a guardare un film e Ally ha sentenziato:
"Vorrei un caffè d'orzo!"
Le abbiamo replicato che si chiede per piacere almeno, e che comunque era troppo tardi. Allora lei furbetta ha cambiato registro e con gli occhioni languidi se n'è uscita con:
"Mi faresti un caffè d'orzo per piacere?"
"No, amore. Adesso è tardi e fra un po' si va a nanna..."

E chi l'avrebbe mai detto che spazientita replicasse:
"Ma insomma! Chi mi farebbe un caffè d'orzo?!?"
FAREBBE? Ma come fa a coniugare così bene tutti i tempi dei verbi? Gene Bortoluzzi, non c'è dubbio! E questo è solo un esempio di come rimaniamo esterefatti io e il papi. Inevitabile: inebetiti ed orgogliosi abbiamo dovuto alzarci e prepararle il più che meritato caffè d'orzo! Come lo si può negare dopo cotanta dimostrazione di buon italiano?

E non è raro che il suo papi si commuova a tal punto che, durante una chiacchierata, per una parola forbita o una sbalorditiva coniugazione verbale la premi inaspettatamente con mentine e cioccolatini!
L'altro giorno canticchiava una canzone inventata da lei sulle sorti di una povera principessa morta (lo so, lo so, c'è ne pentiamo e doliamo) e ha usato la parola "nonostante": ragazzi! ha solo tre anni. Sì, forse cuore di genitore esagera nel tesserne le lodi, ma noi siamo orgogliosoni!

Il suo papi Guido è il suo mentore: le legge libri, la corregge quando parla, le spiega tante cose...
E uno dei primi insegnamenti è stato proprio: non si dice voglio ma vorrei.
Una sera nel lettone, dopo aver litigato perchè non voleva andare a dormire nella sua cameretta, Guido le disse: "Ti voglio tanto bene lo stesso, anche se ti sgrido...".
"Papà! Non si dice VOGLIO! Si dice ti vorrei tanto bene..."
E' naturale che si finisce la serata a ridere e a sbaciucchiarla!

mercoledì 9 settembre 2009

E io vado...

Partire in auto con la truppa è sempre un'avventura. Dopo estenuanti preparativi e rassegnati del fatto che sicuramente si dimenticherà qualcosa di essenziale, si caricano le 2 o 3 bestiole (a volte risparmiamo a Pablo il calvario del viaggio...) e si mette in moto. Per il momento ci stiamo ancora in auto e abbiamo fatto il calcolo che ci starebbe anche il terzo esserino, ma non vogliamo assolutamente fare la prova per il momento.
Ed ecco uno stralcio di elucubrazioni da viaggio della precoce filosofa Allegra Bortoluzzi:
Allegra: Ma la nonna Lina ha la nonna?
MammaPapà: Ce l'aveva...
A: Ah, e perchè non ce l'ha più? E morta?
MP:Eh, sì...(lieve imbarazzo dato dall'inconsueto utilizzo di parola tabù)
A: Perchè? (domanda inevitabile...)
MP: è diventata vecchia ed è morta (aggiramento poco riuscito dell'espressione "é andata in cielo...")
A: anche io divento vecchia?
MP: (acc....!) ma tu sei giovane...
A: ma se mi va via la gioventù? Divento vecchia e...vado! Vero?
MP: ...Guardaaa! C'è una gru gialla, hai visto?
...che genitori snaturati!

giovedì 20 agosto 2009

Ritorno dalla Spagna

Lo so, avrei dovuto fare già il post post-vacanze spagnole da un pezzo, siete in tanti voi curiosoni che volete sapere... ma mi metto a scrivere solo ora e ne avrei da raccontare di cose da quando siamo tornati...
In Spagna ci siamo divertiti: abbiamo visto posti incantevoli, strani, memorabili, ci siamo strafogati di mare e di pesce ma quanto a riposo è meglio soprassedere.
Allegra era scaturita e incontenibile, Daria rognosa. Michele e Rosario, che ci hanno gentilmente ospitato, ne sanno qualcosa...
Più che altro ci ricorderemo gli ospedali e i pronto soccorsi dell'Andalusia!
Una sera siamo riusciti a lussare il gomito ad Ally e il povero Michele ha festeggiato il suo compleanno in una sala d'aspetto di Motril. La cosa si è risolta velocemente grazie ad un navigato medico che, distraendoci, ha praticato quattro mosse segrete al braccino allegroso e ci ha liquidato candidamente senza neanche più ascoltare quello che avevamo da dire...
Per Daria invece la cosa è andata avanti un pochino di più dato che la creatura è stata colpita, come tutti i santi bambini in vacanza, da febbre a 40. "Ma sì, passerà..." ci dicevamo poco convinti io e il suo papi "saranno i denti...". Fatto sta che il 40 è durato tre giorni e io mi ricordo ancora le notti in bianco!
Dopo un infruttuoso e direi anche traumatico incontro con un medico poco avvezzo ad aver a che fare con i bimbi, ( ma soprattutto infastidito dal fatto che avevamo interrotto la sua merenda a base di salame davanti ai videogiochi...) abbiamo dovuto attendere un altro giorno per trovare finalmente la meravigliosa (son parole di Michele, eh!) e "gnoccolona" (sempre Michi...) pediatra che ci ha prescritto il solito inevitabile antibiotico. Medicinale, come sapete o verrete a sapere (a meno che quando avrete pargoli non abbiano fatto altra invenzione...) deve stare in frigo e somministrato ogni 8 ore. E allora calcoli per quando darlo e quando poter uscire e poi come portarlo al ritorno in volo, ecc.
Beh, riassumendo il resto della vacanza: mare, sole sole sole, piscina e Ally col salvagente (da Principessa!), cagna e tapas (birra leggera e tartina), pesce pesce pesce, salmorejo, Granada di giorno e di notte, Alhambra e principesse morte (beh, lo so che non si fa ma Ally voleva sapere della principessa...), chiese chiostri e basiliche, Alpujarras, pennichella pomeridiana e tanto tanto altro! Grazie di cuore a Michele e Rosario che ci hanno ospitato con sovrumana pazienza.
Vi rimando alle poche foto su flickr...
A presto miei cari!

giovedì 18 giugno 2009

Come passa il tempo...sono già 3!!!

La nostra primogenita ha da poco compiuto tre anni e ha festeggiato alla grande per 2 giorni di seguito con gli amici, i parenti, i vicini, le maestre e i compagni, con principi, principesse, ballerine e folletti pablosi...eheh!
Capite? Ha già tre anni, il tempo è volato.
Ma ha solo tre anni e già vuole la festa con gli amici!
Oramai ha tre anni e mi commuovo perchè sta crescendo piano piano ma diventa inesorabilmente ogni giorno più indipendente.
Proprio in questi giorni ha imparato a scendere e a salire da sola le ripide scale che portano al piano di sopra, magari gattoni e con infinita concentrazione, ma rigorosamente da sola. Non riesco a descrivervi la sua soddisfazione al termine dell'impresa: un sorriso contagioso, occhi sbarluccicanti e la consapevolezza che sta conquistando il mondo (beh per il momento il pianerottolo)...
Riesce ormai a lavarsi le mani da sola, salvo trovarla dopo mezz'ora, insospettiti da insolito silenzio, tutta bagnata.
Vuole fare cacchina e pipì senza essere aiutata e pulirsi da sola. Certo ogni tanto c'è da mettere in conto un pezzo di vestito inzuppato di pipì, cacchetta distribuita in luoghi non propriamente consoni, metri di carta igienica che strasbordano dal vasetto, ma non è il caso di drammatizzare, no?
Come no? E allora chiamo voi la prossima volta a pulire il tutto, vediamo poi!Tre anni, dicevamo. Beh, ancora piccola per apprezzare i regali. A questa età i bambini si divertono di più con le carte e i nastri del regalo, che con il regalo stesso. E allora abbiamo chiesto a tutti di non comprare niente, ma di donarci qualcosa fatta a mano o riciclata.
Ringraziamo tutti quelli che hanno capito o anche solo accettato la nostra decisione, perchè ci permettono di crescere Allegra nella sobrietà e nel rispetto delle cose, di insegnarle l'importanza di desiderare e la gioia autentica per i sogni realizzati. Lo so, almeno fino a tre anni e poi si vedrà, Winx permettendo...
Ma vi sorprenderà sapere che ora Allegra ha uno scatolone dei travestimenti meraviglioso grazie alle sue zie che sono andate a rovistare nei posti più remoti degli armadi e nelle cantine rimediando cappelli, borse, accessori non più utilizzati...
E sempre grazie alle zie (zia Linda-Rompi che ha ideato e cucito e zia Lù che ha recuperato il materiale) Allegra ha ricevuto un VERO e MERAVIGLIOSO vestito da principessa! (Esagerate!!!)E che grazie ad una bimba che le ha donato un vecchio libro siamo riusciti a completare una collana di fiabe incompleta...
E che con tutti i meravigliosi disegni ricevuti la sua cameretta è diventata più bella che mai.
E che la torta di compleanno è stata preparata con immenso amore da una nostra carissima amica...regalo davvero apprezzatissimo!
E come dimenticare il nonno Bano che ha gonfiato a fiato tutti i palloncini della festa? E la nonna Lina che silenziosa e discreta ha lavorato dietro le quinte permettendo che tutto fosse speciale e perfetto?
Davvero rigraziamo tutti quanti perchè, anche se lo sapevamo già, siamo circondati da persone meravigliose. E se Allegra è questa adorabile bambina di 3 anni un po' lo deve anche a voi.
Adesso che ne ho tessuto le lodi in maniera quasi vergognosa ci sarà qualcuno che se la vuole tenere per un 2 settimane ad agosto????? Fatevi avanti numerosi!

martedì 26 maggio 2009

La piantina insignificante

Per andare al lavoro, adesso che è arrivata la bella stagione, prendo la bici e dopo aver mollato le puzzette al nido, percorro un bel tratto di ciclabile.
La pista ciclabile Colugna-Feletto fiancheggia la strada principale, dalla quale è divisa da una rigogliosa fetta di aiula fiorita. E' uno spettacolo: il Comune ci investe notevoli risorse ed è una gioia vedere questi arbusti fioriti sfrecciando tranquilli fino in ufficio o viceversa.
Ma domenica siamo andati a Padova, all'Orto Botanico dove abbiamo assistito ad uno spettacolo di Lorenza Zambon...e mi si è aperto un mondo. A me... io che notoriamente sono un "pollice nero", io che non memorizzo il nome di piante e fiori neanche se me li regalano con l'etichetta, che conosco solo la rosa e la margherita, che riesco a far morire anche la più indipendente delle piante grasse. Girando tra le innumerevoli pianticelle, tutte belle in ordine nei loro quadratini di terra delimitati dal tufo e con tanto di targhetta indicante un impronunciabile nome latino, ho ritrovato una compagna dei miei giochi d'infanzia che ho scoperto chiamarsi Parietaria officinalis. Da piccola la trovavo addossata ai muri e usavo le sue foglioline appiccicose per creare disegni sui vestiti e ora insegno quella "magia" ad Allegra. Ma vederla così bella e importante con un posto riservato tutto a lei mi ha sorpreso.
Ieri sono uscita in giardino, il nostro giardino di cui si occupa sempre e comunque Guido e ho cominciato a guardarlo in maniera diversa... che risorsa!
E poi ho preso le bimbe e siamo andate a fare un giretto dell'isolato armate di paletta e sacchetto di plastica e abbiamo prelevato alcune pianticelle prima totalmente ignorate ed ora divenute decisamente interessanti ai nostri occhi, dita, nasi...
Le abbiamo portate a casa e le abbiamo piantate alla bell'e meglio, perchè io proprio sono digiuna di qualsiasi nozione "verde". Ally si è divertita ad innaffiarle (con lo spandigocce come lo chiama lei) mentre sua sorella, spaparanzata nel passeggino, partecipava al tutto emettendo gridolini di gioia...
Poi siamo entrate in casa e abbiamo riesumato dai fondi della nostra libreria un libricino, minienciclopedia sulle piante, per cercare di scoprire cosa avevamo "rubato" al mondo.
Abbiamo scoperto che tante delle pianticelle insignificanti che crescono indisturbate e nell'indifferenza, mia perlomeno, sono piante commestibili, officinali, a volte anche antitumorali...e io che gioivo quando vedevo il pezzettino di verde vicino casa rasato per benino...razza di ingrata ignorante.
Ora prepareremo delle etichette per le nostre pianticelle "insignificanti" e le cureremo per vederle crescere perchè finalmente ci siamo soffermati a guardarle con la giusta attenzione e abbiamo scoperto un fiorellino dalle forme e dai colori meravigliosi, delle foglioline talmente simpatiche e ben fatte che sono uno spettacolo e via dicendo.
Mi sembra quasi di percepire la loro vocina che mi dice: "Ciao pirletta! finalmente ci hai notato, eh? ma non fare troppo chiasso, a noi piace stare tranquille...".
Passeggiare nell'orto di Padova, il più antico Orto botanico del mondo, mi ha fatto un'impressione simile a quella che provo quando cammino in mezzo alla gente, per strada o in certi luoghi affollati, dove volti, corpi, pettinature, vestiti, voci ti inondano e ti travolgono e tu ti rendi conto di quante persone diverse ci sono al mondo, tutte uniche. Sì, sì d'accordo... frasi fatte, luoghi comuni, ma tutto ciò mi ha fatto riflettere che troppo spesso non mi soffermo abbastanza neanche sulle persone e forse mi sto perdendo qualcosa...
Stamattina percorrendo la mia bella pista ciclabile l'occhio mi è cascato sul fossato che la delimita dalla parte opposta alla rigogliosa aiula e ho notato già tre pianticelle che sicuramente verrò a prelevare più tardi e che porterò a casa per farne la giusta conoscenza nel mio giardino...chissà cosa ne penserebbe il Comune del fatto che ora preferisco il trasandato fossato alla curatissima aiuola...
E poi prenderò le bimbe e faremo la conoscenza del castagno di casa nostra, questo reggi-amaca anche lui finora ignorato e, come dice Lorenza, forse lo eleggeremo centro del nostro mondo e ci appoggeremo al tronco per guardare tutto intorno...
E poi, un giorno o l'altro, mi ritroverò con le mie bambine a fare la pipì all'aperto, tutte e tre accucciate, tutte e tre ferme ad aspettare che si asciughi, tutte e tre bambine...perchè come suggerisce ancora Lorenza, i giardini servono anche a questo!

lunedì 27 aprile 2009

Scassa (palline) e Rogna (continua)

Sì, sì, lo so che è tanto che non ci sentiamo, che non telefono mai, non mi faccio vedere, neanche un saltino veloce per farvi vedere le mie creature che intanto crescono, caspita se crescono! Ieri sera Allegra ha esordito: "Ehi, ragazzi! Avete visto come sono diventata grande?" Ma ragazzi a chi, eh? Questi giovani moderni che già annientano il gap generazionale...
Ma anche voi però... non è che la colpa è solo mia, no? Dai, in fondo bisogna ammetterlo questo luogo comune del tempo che passa in un lampo e che non basta mai, questa frase fatta della vita odierna frenetica. E alla fine è difficile trovare la forza per organizzarsi con due trappole quali ci ritroviamo.
Non ci credete? E se vi dicessi che ormai io e papi abbiamo persino cambiato loro il nome di battesimo trasformando i banali Allegra e Daria nei più originali e soprattutto adatti Rogna e Scassa? Eh, già... e se non ci credete guardate qua:

Che vocina, eh? Adorabile...vi assicuro che rompe i timpani e quindi se la creatura decide che dovete occuparvi di lei invece di fare altre cose non si ha altra scelta che assecondarla.

Direi che qui non ci sono commenti da fare. E pensate che non è niente in confronto a quanto peppia riesce a diventare ora dopo ora. Anzi sappiate che inizia appena sveglia, infatti le prime parole che rivolge allo sfortunato genitore che si accolla l'ingrato compito sono: "Noooo, non vogliooooo. Vai via. Non voglio la luce..."
Insomma si inizia alla grande fin dal mattino!
Beh, ora vi saluto e vi abbraccio tutti, proprio tutti e aspetto, come si suol dire, un gentile cenno di riscontro!

giovedì 26 marzo 2009

Le interviste di Daria (Bortoluzzi): decisamente "Invasioni barbariche"!

Lascerò parlare direttamente la nostra secondogenita, già a 5 mesi decisamente loquace. Sono sicura che, come me, troverete i suoi interventi indubbiamente molto interessanti e illuminanti riguardo alla situazione dei nanerottoli sdentati nella società odierna.
"Signorina Daria, è contenta di far parte della famiglia Bortoluzzi-Marian?"

"Beh, non ci sono certo commenti da fare! Ma cosa pensa dell'attuale crisi globale?"

"Chiaro! Non possiamo che essere d'accordo...ma veniamo alla sua vita privata..."

"Va bene, non si arrabbi...non volevamo essere inpiccioni, certo che lei è proprio PERMALOSA!"

"Uh, ci scusi tanto se abbiamo usato questa parola, d'altra parte dovevamo saperlo: ha preso proprio dal papà e sentirsi rivolgere quell'aggettivo la irrita parecchio...vogliamo concludere con un saluto a tutti i suoi fan?"

giovedì 19 marzo 2009

Principessa...

Era inevitabile, io odio il colore rosa, le cose iperfemminili e smielose; da piccola detestavo le scarpe di vernice, i brillantini e i fiocchetti con cui mi adornava mia madre, adoravo leggere TankGirl, guardare Lady Oscar, da ragazza uscivo in jeans e maglietta col portafoglio nella tasca di dietro come i maschi...
...e via dicendo...
Quindi evidentemente era normale che mia figlia fosse l'esatto opposto! La mia bambina si definisce una "fanciulla bianca come il latte", una "ballerina", una "Principessa", adora le gonne, i brillantini, i fiocchi, i pizzi e, mioddio! il colore rosa. Ma cosa volete che vi dica? Per me è adorabile quando si guarda con occhi sognanti uno strofinaccio annodato in vita a mo' di gonna, quando balla le canzoni dello zio Toni col nastro rosa, quando ci chiede e richiede la fiaba di Cenerentola.



In fondo l'adoro perchè è una Principessa anomala che urla, fa le boccacce, salta sul divano e quando mangia la nutella si sporca anche dietro le orecchie...una Principessa che parla a modo suo:
"Vorresti un ciupa ciupa" = "Vorrei un chupa chups"
"Io vieno con te" = "Vengo con te"
"Guanda cosa ho fatto" = "Guarda cosa ho fatto"
"ho fatto un brutto segno" = "ho fatto un brutto sogno"
"Sei un pagullo, un tugasso, un cotollo" = "Sei un pagullo, un tugasso, un cotollo"...
Non mi resta che inondare Daria di robine rosa, pizzate e brillantinate... magari già a due anni vorrà gli anfibi!

martedì 3 marzo 2009

Mela...dai!

Eccoci qua, dopo un bel po' di pausa obbligata: il nostro pc casalingo faceva i capricci, l'autrice qui presente non trovava un minuto libero, ecc. Ma siamo tornati, e...con una notiziona!
Oggi pomeriggio Daria (4 mesi e mezzo) si è pappata la prima mela, un quarto di mela a dir la verità. Cotta, schiacciata e pappata di gusto.
Alla faccia della pediatra che, dopo avermi fatto svezzare Allegra al quinto mese, ora mi consigliava di aspettare il sesto con Daria, per via delle nuove ricerche scientifiche...
dimenticando i consigli di ogni libro di puericultura naturale interpellato che consiglia di aspettare il primo dentino, la postura eretta, il vivo interessamento per il cibo degli adulti...
lasciandosi alle spalle tutti i vari: "io ho fatto così...".
bene, ho deciso d'istinto e lei sembra aver gradito e ve la mostro in tutta la sua magnifica espressione di divoratrice di pomi!
Ecco, tra una urlatrice che appena vede il computer aperto grida PIMPA! e una ciucciatrice esigente, sono riuscita a terminare questo post, speriamo di risentirci presto.
Un bacio a tutti!

venerdì 9 gennaio 2009

Buon Anno a Tutti!

Per noi l'anno è iniziato così:

mi sembra bene, no?
Un abbraccio a tutti...