venerdì 19 dicembre 2008

Il vasetto e ...

Finalmente dopo mesi e mesi di prove,
dopo numerosi tentativi di persuasione (prime fra tutte le mentine), di minaccia (ti portiamo all'ospedale e ti lasciamo lì), di ricatto (se non fai pipì nel vasetto non guardi i cartoni...),
dopo l'ennesimo completo mutanda-pantalone-calzetti da buttare nel cesto della biancheria ormai stracolmo,
dopo il traguardo vasetto,
oggi venerdì 19 dicembre Allegra ha fatto la sua prima uscita senza pannolino: casa-centro paese-casa con ritorno trionfante rappresentato da mutande asciutte e mamma orgogliosa!
Evviva, piccoli progressi per volta e ...sono sicura che fra un po' quando saremo in giro rigorosamente lontano da una indispensabile toilette e la nostra ormai brava bambina ci dirà a gambe strette: "mi scappa..." rimpiangeremo con nostalgia il comodo igienico vecchio pannolino che con tanta fatica saremo riusciti a eliminare. Eh, come si dice "noi genitori non siamo mai contenti"!

lunedì 8 dicembre 2008

Pronto? Chi chiacchiera?

Oggi per la prima volta Allegra ha parlato al telefono, strumento fino ad ora odiato e al quale si rifiutava categoricamente di rispondere.

A dire la verità la cosa non ci disturbava granchè, anche nell'illusione di scongiurare una più che prevedibile futura simpatia per tale arnese nella fase adolescenziale. Ma dispiaceva per i nonni, che non godendo della continua presenza del loro angioletto, speravano di gioire udendone almeno la vocina...
Noi genitori invece ogni tanto speriamo che quell'angelica vocina taccia almeno due minuti...

Fatto sta che per la sua prima chiacchierata telefonica Allegra ha scelto il nonno Bano, fortunello! Ma essendo lui di poche parole l'evento non è durato abbastanza da permettermi di immortalarlo come invece sono riuscita a fare grazie alla conosciuta loquacità di cui la nonna Lina, che di cognome fa Gerometta, è inevitabilmente fornita.
Ecco allora a voi la performance, dedicata anche a tutti quelli che, per un motivo o un altro, non hanno avuto l'occasione di sentir ciacolare la nostra trappoletta.


lunedì 1 dicembre 2008

German gift

Grrr... sono un piccolo ma temibile little bunny!

Un grazie di cuore a Lara Sophie, Katrin e Marco per il regalino a Daria. Anche Katrin è in dolce attesa e fra un po' Lara Sophie avrà compagnia: come si chiamerà il suo fratellino?
Un abbraccio dall'Italia...

giovedì 6 novembre 2008

La sorella maggiore

Tra le domande che mi sento fare più spesso adesso che è nata Daria ci sono:
Dorme? E' buona?
Hai latte?
E Allegra? E' gelosa?
Beh, tralascerò le prime domande e mi concentrerò sull'ultima, così magari soddisferò anche una vostra curiosità visto che è parecchio che non vedo tanti di voi!
Ally ha avuto un momento di smarrimento solo in ospedale appena entrata in stanza, ma grazie al suo straordinario carattere ha saputo subito reagire. Non mi dilungherò in smielate e logorroiche descrizioni da mamma apprensiva nella quale mi sono inevitabilmente trasformata. Vi dirò soltanto che piano piano stiamo cercando di trasformare in quartetto quel meraviglioso terzetto che Allegra, Guido ed io eravamo prima dell'arrivo dello scricciolo Daria.
E' inutile dire che Pablito è quello che sta facendo maggiori rinuncie, ma sono sicura che lui ci ama sempre e comunque!
Vi lascio questo video della sorella maggiore che ha voluto a tutti i costi tenere in braccio la sorellina e che, ahi noi!, ha ancora un po' le maniere da manovale nel toccarla. Quando se la trova davanti agita le manine nel desiderio di abbracciarla, stringerla a sè, toccare tutto dalle ditina alla boccuccia e le parole che si sente continuamente ripetere sono: Piano, Ally, piano! Non è una bambola!
Lei allora si calma e le dice: Ma sei bellissima, Daria!

venerdì 24 ottobre 2008

Eccola!

Un breve post per presentarvi la nostra seconda creaturina di cui, è evidente, siamo molto orgogliosi.
Daria è nata di parto naturale sabato 18 ottobre, e pesava 3.370 grammi per 49 cm di lunghezza. Ma la caratteristica più importante che la contraddistingue è una generosa e vaporosa massa di capelli bruni con riflessi dorati che ha mandato in visibilio anche le infermiere più anziane che oramai ne hanno visti di bimbi...
In ospedale a Tolmezzo mamma e bimba si sono trovate benissimo. Siamo tornate a casa martedì, non prima di una scappatina dal nonno Bano.
Ora siamo a casa a goderci le coccole di papi e di Allegra, orgogliosissima di essere la sorella maggiore!
Un abbraccio a tutti!

venerdì 19 settembre 2008

Io ti ho fatto, io ti distruggo...

Questo episodio è successo ormai questa estate, ma mi ci è voluto un po' per superare l'imbarazzo e riuscire a parlarvene.
Allegra ed io eravamo andate a fare un giro in centro a Udine insieme alla nostra amica Paola (dell'Oca Bianca di San Daniele). La mia creatura si era stufata di stare seduta in passeggino e trottolava di qua e di là come al solito gioiosa, ma ad un certo punto ha avuto la brillante idea di volersi attaccare alle sottane di mamma. Ci si è messa un po' di sfiga e hanno fatto il resto le piastrelline di porfido sconnesse del centro... la mia dolce creatura è inciampata e ha portato a terra con sè la gonna della mamma. AHHHHHHHHHHH!
Sono rimasta a mutandoni (da puerpera) all'aria tra l'imbarazzo mio e di Paola e le risate del cameriere del bar davanti al quale è successo il fattaccio. Già perchè non poteva capitare in una stradina laterale, no! Doveva per forza accadere in pieno centro davanti ad un bar con i tavolini all'aperto affollati di gente.
Devo dire che il cameriere ha avuto lo spirito pronto, avvisando tutti ad alta voce: "Guardate! Povera stella, si è inciampata, poverina!" Così anche chi non si era accorto di nulla ha avuto la fortuna di vedermi in questo mio splendido stato, mentre esponevo le mie generose curve cellulitiche da gravida!
Vi risparmio i momenti successivi, sappiate solo che ho usato una celebre frase di mia madre: "E adesso Allegra, ficcati nel passeggino e stai buona, perchè l'hai combinata grossa. E vedi di stare fermina altrimenti...IO TI HO FATTO E IO TI DISTRUGGO!"

Sei...sette...nove!

Ci dev'essere qualche neurone molto molto spiritoso nella testolina di Ally, che fa un sacco di scherzi e fa morire dal ridere mamma e papà.

Oramai è capace di contare tranquillamente fino a dieci facendo gli scalini, ma è allergica al numero OTTO rigorosamente e consapevolmente tralasciato. A niente serve ripeterle che si è dimenticata l'otto tra il sette e il nove, è tempo perso.
Il numero incriminato le è talmente antipatico che quando passiamo accanto alla casa di alcuni vicini, per chiedere del cane che si chiama appunto Otto, domanda candidamente: "Dov'è Cinque?"

Alla sera papà le legge sempre un paio di storie e tra le sue preferite c'è quella di Alì Babà e i 40 ladroni. Nel libro c'è una bella illustrazione del protagonista, povero in canna, e del ricco fratello Cassim. Non si capisce perchè, nonostante le nostre indicazioni, per lei i due personaggi risultano invertiti. Abbiamo provato, sia mamma che papà, a farle notare che Alì Babà è Alì Babà perchè è povero, vestito di stracci e appollaiato su di un albero, mentre il fratello ricco ha abiti sgargianti e si trova su un bel pilastro di marmo. Niente da fare anche in questo caso, Cassim è Alì Babà e viceversa.

E che dire del tormentone dell'estate, per fortuna ormai finito, per cui l'anguria e il melone sono stati inevitabilmente invertiti nella testa boccoluta della nostra strampalata fanciulla? E allora godetevi questa bella foto di Ally mentre si fa fuori una bella fetta di ... melone!

giovedì 7 agosto 2008

Una mamma Gerometta...

Prima di tutto non passa di certo inosservata...è bella ingombrante

E' sempre presente...anche troppo

Ha tanto di quell'amore da darti...che a volte rischi di annegare

Sa sempre quello che è meglio per te...anche quando non vivi più sotto le sue ali protettive

Ti ripete fino alla nausea: saluta, ringrazia, chiedi perpiacere, permesso e porta un presente se fai una visita

Per lei non hai mai mangiato abbastanza...anche quando sei appena tornato da un pranzo di nozze

E' palese che lei sa perfettamente quello che devi fare... ma non te lo esplicita mai!
E si incavola perché puntualmente non hai fatto quello che lei semplicemente...pensava

Urla, non parla

Le lingue straniere non sono decisamente il suo forte

Adora acquistare inutili cose di plastica

E' capace di ridere a crepapelle e di piangere per una sciocchezza perché è troppo sensibile

La mamma Gerometta è un mito e io sono tra i pochi fortunati al mondo a possederne un esemplare!

Si accettano aggiunte, correzioni degli interessati e commenti incazzati delle interessate!

lunedì 4 agosto 2008

E' successo...

Lo sapevo, prima o poi doveva succedere e infatti...è successo!
Quando mi raccontavano cose simili mi dicevo convinta che a me non sarebbe mai capitato, che era sufficiente stare attenti e che soprattutto mia figlia non sarebbe mai arrivata a tanto...
Ora ho cambiato approccio e cerco di minimizzare, ora che ormai sono passata all'altra sponda, quella dei genitori a cui è capitato. Ma sì, cosa vuoi che sia...
E' successo una mattina prima di partire in bici per l'asilo nido, mentre l'avevo lasciata seduta sulla sedia in giardino a fare colazione con pane e marmellata, vicino a Pablo che faceva colazione con i suoi biscotti.
Li avrò lasciati soli 5 secondi e quella fetentona ne ha approfittato per fare cambio di merenda con il suo amico a 4 zampe: un biscotto arancione fosforescente che forse l'allettava più del colore arancione smorto della marmellata di albicocche. E Pablo non ha nemmeno fatto resistenza, razza di minchione!
Quando le ho visto le bricioline fosforescenti agli angoli della bocca sono rimasta rintronata per un bel po' e mentre cercavo di realizzare l'accaduto lei mi guardava con quegli occhioni da colpevole... Lo sapeva che non doveva farlo!
Ne sono seguite abbondanti sciacquate di bocca e lavate di capo.
Alla fine sembra che lo scambio fosse piaciuto anche a Pablo che nel frattempo, in tutto quel trambusto, è rimasto tranquillamente in giardino a sbafarsi pane e marmellata!
A questo punto non mi resta che ripetermi: ma sìì...son tutti anticorpi, ma cosa vuoi che sia, i biscotti per cani non hanno neanche lo zucchero...
Riuscirò a reprimere il mio senso di colpa? Mi sa di no!

lunedì 28 luglio 2008

Primo anniversario

Oggi è il nostro primo anniversario di nozze.
E' stato un giorno magnifico e vi ringraziamo ancora tutti per averlo reso unico con la vostra partecipazione!

Trovati!

venerdì 18 luglio 2008

Perchèeeeee?

E', mio malgrado, giunto il fatidico periodo. Quello delle ginocchia sbucciate, delle dita nel naso, della voce in capitolo per vestiti e scarpe, ma soprattutto delle domande ripetitive.
Ahimè, avevo pensato che fosse roba da telefilm o da genitori fantasiosi ma è vero, verissimo che arriva il momento dei "perchèeee?", "cosssafffaiiii?", "chièeeee?" ripetuti in continuazione.
Attenti, perchè all'inizio non ci si rende conto e si risponde con amore alla propria creatura adorandola perchè si pensa sia dotata di sana curiosità. "Sto pelando le patate, amore, così poi le faccio bollire, poi le schiacciamo e con un po' di latte, sale e burro ti preparo un buon purè..."
Al secondo "cosssafffaiii?" hai già accorciato la risposta, guardandola tu ora un po' incuriosita, pensando che stia scherzando. No, la creatura è seria, occhi puntati e bocca corrucciata, ed esige risposta: "mmm...preparo il purè...".
E rimani spiazzata quando poi il suo sguardo serio diventa sfuggente e la senti ripetere come una cantilena, ormai disinteressata alla risposta ma molto intenta nel suo mantra: "cosssafffaiii? cosssafffaiii? cosssafffaiii?"
Beh, a volte le sorridi, la baci e la lasci fare. Altre volte ti innervosisci e le intimi di andare via, di là, vai da papà a vedere cosa fa!!!, vai a giocare di là, di là...
La cosa si ripete con i "chièeeee" magari appena aver salutato il papà, o i "perchèeee" quando un perchè non c'è e i "cosss'èeeee?". E vai a spiegarglielo tu cos'è quella schifezza di colore e materiale indefinito che ha appena raccattato per terra: "è scovassa amore, scovassa, non toccarla, lasciala per terra..."
"cosss'èeee?" "cosss'èeeee?" "cosssèeee...?"

giovedì 17 luglio 2008

Sfogo della Mamma Sfinita

Ieri ho avuto il colloquio periodico all'asilo nido di Ally. La maestra Marisa è molto contenta. Bene, perchè io a casa invece avrei qualcosina da dire, uffi!
A scuola è dolce e coccolona, a casa elemosiniamo un bacetto.
A scuola mangia con le posate e usa correttamente il bicchiere, a casa le posate volano per terra e il bicchiere serve a metterci le mani dentro.
A scuola è propositiva, accetta tutte le attività e condivide i giochi volentieri, a casa ti si appiccica alla gamba ed ogni risposta è: no!
A scuola è educata e rispettosa, a casa si mette d'impegno per fare tutte le cose che SA che non si devono fare,TUTTE!
"Beh", mi ha consolato la maestra, "è un periodo così, a quest'età sono molto più sicuri nel parlare e nel muoversi e quindi più spavaldi, sfrontati e sfidano i genitori."
Bene, quindi l'unica soluzione è armarsi di pazienza...qualcuno a da vendermene?
ahhhhhhhhhh!

martedì 15 luglio 2008

Pozzanghere


MOV09018
Inserito originariamente da sy.marian
Che bello uscire dopo un temporale estivo!Prendere gli stivali rossi con gli occhietti e la bocca e gridare PATAPUNFETE ad ogni tuffo...
Chiaramente io, la mamma, sto a debita distanza...io non ho gli stivali da pioggia rossi. Ma penso che prima o poi li comprerò. E poi saremo in due ad entrare nella vasca da bagno per una santa ripulita!

martedì 17 giugno 2008

Elogio del Papà Moderno

Ma chi lo dice che mi lamento sempre?
Sì, è vero, il papi è ordinato, precisino, super previdente, e finiamo qui la lista altrimenti se la prende perchè è anche permaloso...ma bisogna ammettere che è un papà coi fiocchi!
Allegra a 2 mesi ha ricevuto la sua prima lezione sul conto corrente bancario e a 2 anni già dice di avere la sua banca: un salvadanaio a forma di ippopotamo!
Sta imparando ad usare egregiamente le formule "per piacere", "grazie", "scusa" anche se a volte, invece di scusarsi per una marachella, ringrazia. Ma mi auguro che in quelle occasioni esca il gene burlone ereditato dalla mamma e che fa tanto ridere anche il papà.
Il papi la scorrazza in bici bardata di cappello e occhialini da sole, la porta a fare splash splash nelle pozzanghere con i suoi stivaletti rossi, passa interminabili ore la sera a leggere le storie con lei in braccio.
Le insegna ogni curiosità della vita. E fra un po' ci sarà un'altra creatura da istruire, speriamo altrettanto curiosa. Ma papà! promettimi che questa volta non le spiegherai il funzionamento delle sinapsi e dei neuroni prima dei 5 anni, ok?

venerdì 13 giugno 2008

La Nutella!

Era un sabato pomeriggio tranquillo e assolato. Eravamo in casa a rilassarci, la porta d'ingresso spalancata per permettere alla bestiolina, vestita della sola maglietta, di fare la spola tra la mamma in cucina e il papà in giardino.
E poi ha voluto la nutella!
Spettacolo meraviglioso, ci mancava solo che scoprisse che poteva lasciarci le impronte sui muri ed eravamo a posto!
Alla fine della merendina, consistente in un pezzetto di pane spalmato e rispalmato di nutella per ben 4 volte, era irriconoscibile. E per completare il lavoro all'ennesima entrata in casa si è inciampata sull'ingresso finendo rovinosamente a terra e spalmando tutto il ben di dio sul pavimento. Rosa e marrone in fondo si abbinano bene!
Abbiamo convenuto, quindi, che era giunto il momento di archiviare l'esperienza merenda nutellosa, almeno per quel giorno...

giovedì 5 giugno 2008

E' lei o non è lei? Cerrrrrrto che è LEI...

Ecco, ci risiamo. Infondo un po' me l'aspettavo. Ogni volta comincio a chiamarlo Saverio e poi arriva la notizia ...E' UNA FEMMINA! SIETE CONTENTI? Ovviamente contentissimi, ci mancherebbe. Solo che a forza di posticipare l'arrivo del maschio costruiremo poco a poco la nuova nazionale femminile di pallavolo...
Comunque l'importante è che proceda tutto per il meglio e fino ad ora siamo sulla buona strada. Si allega foto panciatica della secondogenita in avanzato stato di formazione (deriva scientifica...). L'elenco dei vincitori del concorso di cui in alto a destra non è ancora disponibile: sarà fimmina maschiaccia o fimmina e basta? ancora presto per saperlo fu...

P.S. oggi ha scritto il papi!

mercoledì 14 maggio 2008

Ma quanti cavolo sono?

L'altro giorno navigando nel sito di pagine bianche ho trovato questa simpatica funzione di ricerca e ho subito voluto verificare la consistenza sul territorio nazionale dei miei omonimi... e poi quelli di Guido... e poi dei Gerometta. Beh, in Italia ci sono 239 Marian, ben 918 Bortoluzzi e...solo 87 Gerometta! Ma com'è possibile, se in tutta la mia famiglia ne posso contare un numero pari almeno all'intera popolazione di Udine????
Mah...mistero. Provate anche voi e ditemi se la ricerca può essere attendibile. Magari il conteggio fa riferimento solo a chi ha attivato una linea telefonica, ma anche in questo caso ci sarebbe qualcosa che non torna essendo i Gerometta notoriamente devoti al relativo apparecchio di comunicazione...
Bah...fatemi sapere...
Un'ultima considerazione, ma quanti sono questi Bortoluzzi? Più del triplo dei Marian! Ahhhh ci stanno invadendo... ne conosco un altro che sta arrivando...e sono proprio io la traditrice...

martedì 13 maggio 2008

Ci siete?

Heilà, ciao a tutti.
Un breve post per salutarvi e annunciare definitivamente che la famiglia Bortoluzzi-Marian si allarga! Non sappiamo ancora se sarà maschio o femmina, ma vi posso dire che il nonno Bano vorrebbe un maschietto, la zia Paola punta sulla seconda femmina, Allegra la/lo chiama "tato" e il papà, come aveva fatto per Allegra, lo sta chiamando Saverio già da 3 mesi. Potete partecipare anche voi al toto-bimbo rispondendo al sondaggio...la soluzione si spera arrivi il 4 giugno alla morfologica. Ai vincitori una grigliata dai Bortoluzzi-Marian!
Un abbraccio grande da noi 2!

venerdì 7 marzo 2008

Auguri!

Tanti auguri a te,
tanti auguri a te,
taaanti auguuuri zia ISA!
tanti auguri a te!

Sorpresa!

Con un po' di ritardo vi voglio raccontare della sorpresa che abbiamo fatto alla Nonna Lina per il suo compleanno (che festeggia il 20 febbraio, insieme alla sua gemella Zia Rompi).
Grazie all'aiuto di una persona speciale (chi? eh? eh? provate ad indovinare!) siamo riusciti a farle abbandonare senza preavviso il negozio e a portarcela via per prendere il treno e raggiungere la sua amata Venezia.
Sarà per questo suo amore sfrenato che tutti e due i suoi figli sono finiti a vivere a Venezia? Mah...
Per fare in modo che la mattina fosse pronta le abbiamo raccontato una grossa balla, ma più è grossa più la Gerometta ci casca: sarebbe venuto un giornalista ad intervistarla. Per un pelo non ha avvisato il sindaco della cosa...anche stavolta l'abbiamo scampata bella!
La giornata è stata stupenda, la nonna ama il treno, la stazione S.Lucia, le callette tanto strette da poter allargare le mani e toccare le due pareti, la puzza di piccioni e di canale ed infine, ahimè i negozi di oggettistica in vetro. Purtroppo ce li siamo beccati tutti: che barba, che noia!
Alla fine l'abbiamo riportata sana e salva dal nonno Bano, che per una domenica ha fatto festa anche lui: è riuscito per un giorno a liberarsi della Gerometta!
Eheheheh

lunedì 3 marzo 2008

Che la sfiga sia con me!

Ci sono persone fortunate e persone sfortunate.
Che non vi venga in mente di dirmi che la sfortuna non esiste, che è semplicemente frutto della nostra mentalità, del nostro atteggiamento nei confronti della vita, dei pensieri che partorisce la nostra mente e che dovremmo imparare a dominare. Baggianate.
Ci sono persone che da quando nascono a quando moriranno sono naturalmente goffe, imbranate, impacciate, nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Sono quelle persone che se escono per una scampagnata, perchè fuori c'è un sole splendente, ma decidono di portare con sè gli occhiali da sole...possono stare sicuri che si rannuvolerà se non addirittura pioverà.
La legge di Murphy, per cui la fila che scegli è sempre quella più lenta, è stata creata apposta per loro.
Sono così previdenti che hanno sempre la borsa, l'auto, la casa piena di cose, ma gli manca sempre quella che hanno eliminato il giorno prima perché tanto non era mai servita...
Non riescono mai ad arrivare in tempo ad un appuntamento, perché i contrattempi sono il loro pane quotidiano.
Quando programmano un viaggio o una cena o un incontro a qui tengono particolarmente rimangono inevitabilmente delusi: si ammalano giusto in tempo!
Hanno rinunciato oramai a pettinarsi, tanto, per quanti sforzi facciano, avranno sempre quel bastardo ciuffo ribelle o il "buco" dietro la testa. E hanno rinunciato anche ad andare dal parrucchiere: finivano sempre per tornare a casa con la cuffia in testa per l'orrore del taglio o della piega messi in atto da quel complice della malasorte.
E crepano d'invidia davanti a quelle magiche creature che sono adorabili anche con un mollettone messo a caso sui capelli. Sulle cui teste è meraviglioso anche il cappello più scialbo indossato totalmente a caso, sulle quali anche il maglione messo storto appare sottolineare il loro innato charme.
Sono sempre ligi alle regole che puntualmente giocano a loro sfavore.
Nelle occasioni topiche della loro vita si ritrovano con la lampo abbassata o qualcosa incastrato tra gli incisivi!
E l'elenco potrebbe continuare all'infinito, ma già fino a qui mi sembra sufficiente.
Chi mi conosce sa sicuramente che purtroppo appartengo a questa categoria di persone. L'unica consolazione è che c'è chi sicuramente è messo peggio di me. Un esempio fra tutti il mio amico fraterno Michele!
Se anche voi vi sentiti colpiti ingiustamente dalla malasorte, liberissimi di condividere e aggiungere le vostre sfighe. E fa'n bagno i culosi-sempreperfetti-almomentogiusto-baciatidallafortuna, miei eterni rivali!

lunedì 25 febbraio 2008

Fazemos xixi

Questo post è dedicato alla zia Mila,
anche lei della specie geromettiana!
Domenica mattina. Allegra ha deciso di dormire fino alle 9.10 dopo che alle 7 l'abbiamo portata nel lettone a bere il "titti". Che brava bambina, mamma e papà ringraziano (non sanno che la pagheranno la notte successiva...).
Comunque: io sono ancora a letto quando lei decide di scendere e si dirige convinta verso il bagno. Io e suo papà la guardiamo incuriositi. La seguo in bagno dove sta cercando, con qualche difficoltà, di sedersi sul vasetto. Allora le tolgo il pannolino, mi siedo sul water e le dico di fare come la mamma, di fare pipì...
Lei mi guarda a metà tra il serio e l'intontito mattutino e si siede.
Improvvisamente un'allegra canzoncina segnala che finalmente, per la prima volta, Alli ha fatto la pipì nel vasino. Sì, perché il vasino che ci ha regalato la zia Mila ha un sensore che suona quando si fa pipì. Urlo e batto le mani di gioia, chiamiamo il papà che si unisce contento e orgoglioso ai festeggiamenti.
La mia patata ha spiaccicato in viso un sorriso soddisfatto e incredulo, guarda prima me e poi il suo papà e sembra pensare: beh, per oggi sono a posto! Non so cosa ho fatto, ma potrò chiedere 10 mentine, fare i capricci e tormentare Pablo senza essere sgridata!
La foto mi trattengo dal farla, ma quella santa pipì? non ho proprio il coraggio di buttarla. La cosa più kitsch che mi viene in mente è conservarla in una bottiglietta di vetro, ma decisamente non arrivo a tanto. Ok, la butto nel water e tiro l'acqua. E speriamo che domattina Alli abbia voglia di farmene ancora...
Una domanda per la zia: ma il vasino funziona anche in caso di pupù?

venerdì 15 febbraio 2008

Buon sangue non mente

E' inutile, sono geneticamente una Gerometta: ho ereditato i processi mentali di mia madre e tutto ciò, credetemi, non è un bene.
Prima di tutto il cervello della specie cui appartengo non ha abbastanza neuroni dedicati alle funzioni della memoria. Se in taluni casi si è così fortunati da avere anche le sinapsi, queste comunque giocano brutti scherzi.
E' così che un individuo geromettiano può tranquillamente dimenticarsi di aver già conosciuto una persona e, se ne riconosce la fisionomia, di sicuro non si ricorda il nome. A volte confonde una persona con un altra, e vi lascio immaginare il pasticcio...
Se vi chiamate Saverio, state sicuri che vi ricorderà come Venanzio e se il vostro nome è Achille sarà riconvertito alternativamente in Asdrubale, Arcibaldo, Andrea.
Non si rammenta le cose quando è essenziale e se le ricorda quando è meglio dimenticarsele!
Secondo: capacità organizzativa quasi nulla. Se deve programmare un trasferimento, un viaggio, trovare la soluzione ad un problema, il soggetto in questione implementa algoritmi contorti e controproducenti. Le soluzioni migliori riesce a trovarle in rari casi e in quei casi non servono ad una cippa!
Terzo: non ha il senso del denaro. Se un mendicante (o figlio) chiede dei soldi il soggetto, profondamente scosso nell'intimo, è pronto ad elargire elemosina. Se vede una cosa che gli piace, la compra senza porsi tante domande (mi serve? la posseggo già?). A fine mese non si capacita di dove vadano a finire tutti i suoi soldi e se la prende con il carovita e il governo.
Quarto: ha difficoltà di linguaggio. Questa caratteristica è semplice da spiegare: il soggetto non segue lo schema SOGGETTO VERBO COMPLEMENTO, odia le lingue straniere che storpia a piacimento, confonde spesso e volentieri parole simili (stessa iniziale) dal significato completamente differente. Se, per esempio, gli raccontate che siete andati a Madrid può dire a tutti che siete partiti per il Messico, in fondo sono luoghi il cui nome inizia sempre con la "M"! Non ridetegli in faccia, poi, se vi racconta che l'altro giorno per lo stress è partito per la tangenziale.

C'è da ricordare inoltre che questa tipologia di persone ha un tono di voce sempre superiore alla media, tende facilmente ad ingrassare ed è molto permalosa. Inoltre, se ha bisogno di qualcosa, non lo chiede (perchè convinta che gli altri dovrebbero accorgersene da soli) e puntualmente si incavola (perchè ovviamente gli altri non se ne sono accorti). Infine, tenete presente che la parola puntualità non fa parte del loro vocabolario.

Quindi non chiedete mai a me o a mia madre di ricordarsi qualcosa per voi e non cercate di capire perché, dopo una vita che vi conosciamo, non ci ricordiamo ancora del vostro compleanno!
Non fateci mai organizzare qualcosa se non volete perdere tempo e denaro e non chiedeteci di raccontarvi la trama di un film se non volete impazzire. Ma chiedeteci pure di andare a bere qualcosa insieme, pagheremo certamente per tutti.

PS: non me ne vogliano tutte e tutti gli altri Gerometta!
PS2: se avete capito qualcosa allora nel mio DNA c'è anche un po' del mio papà, per fortuna!

giovedì 14 febbraio 2008

Patapùnfete

Carissimi tutti, vi scrivo per informarvi che la nostra patata ha fatto il suo primo patapùnfete serio. E' successo al parcogiochi questo pomeriggio.
Arrivo al parco di Colugna alle 16.30.
Rimbecillimento momentaneo di 5 minuti guardandosi attorno.
Scelta del primo gioco: pesciolino che dondola. 1 minuto. Abbandonato.
Secondo gioco: ruota giro girotondo. mezzo minuto. Abbandonato.
Terzo gioco: altalena. Seduta. Urlo. Abbandonato.
Illuminazione: LO SCIVOLO!!! Su per le scale, giù per lo scivolo, su per le scale, giù per lo scivolo e via dicendo... All'improvviso, in un momento di incosciente distrazione, proprio all'apice della scala la nostra eroina perde l'equilibrio e ruzzola rovinosamente a terra in una valle di pianti e urla.
Controllo dell'integrità fisica, successive coccole e biberon consolatore.
Beh, la ragazza ha la pellaccia dura e nessuno può fermarla. 5 minuti dopo era di nuovo su per le scale, giù per lo scivolo!
Per la cronaca: siamo state le ultime ad abbandonare il parco. Naturalmente l'ho portata via con la forza perché se fosse stato per lei lo scivolo avremmo dovuto portarlo a casa! E magari installarlo vicino alla cuccia di Pablo...
La babysitter Patrizia ce lo aveva detto: questa bambina è un trattorino. E aveva ragione.

mercoledì 13 febbraio 2008

Minuto d'odio

Il mio primo minuto d'odio della giornata l'ho dedicato completamente alla radiosveglia che Guido tiene sul suo comodino. Come prima motivazione c'è che oggi si è attivata un po' più presto del solito: le 6.30! Ma questo non è che l'inizio...
Quel piccolo concentrato di fastidio tecnologico proietta l'ora sul soffitto con un abbagliante led rosso, in continuo! Ciò vuol dire che, se hai la sfortuna di svegliarti di notte, appena apri gli occhi puoi sapere che ore sono, poi li richiudi ma li riapri subito dopo per controllare se quei numeri spiaccicati sul soffitto ti stanno ancora fissando. Chiudi apri chiudi apri e puoi constatare che sono esattamente 37 minuti che non riesci a dormire.
Alla mattina non dico più: non ho chiuso occhio. Informo il mio compagno dell'intero bollettino notturno: non ho dormito dalle 2.04 alle 4.39 e dalle 5.26 alle 6.38.
Una notte mi sono svegliata alle 2.22 e poi di nuovo alle 3.33! Lo giuro! Lo so, incredibile...
Che ci sia lo zampino di qualche parente defunto che voglia farci giocare i numeri al lotto?
Punto 2: visto che trattasi di radiosveglia, ti sveglia appunto con la radio. Quindi puoi sapere come butta la giornata a seconda di quali suoni ti svegliano. Difficilmente è una dolce melodia. Più facilmente si tratterà di un pezzo rock per dare la carica a chi si è svegliato 1 ora prima o di quel pazzo furioso dell'Expert che vende tutto sottocosto. Stamattina, ad esempio, è entrato all'improvviso in camera da letto un giornalista che urlava notizie riguardanti 'sto fottuto (scusate lo sfogo) tesoretto dell'ex Ministro Padoa Schioppa.
Decisamente rimpiango il buongiorno della mia mamma, anche se, come tutte le Gerometta, lo pronuncia con un tono di voce piuttosto alto.
La cosa che più mi rende nervosa, però, è che questo tipo di risveglio non mi dà il tempo di rendermi conto di cosa stavo sognando. Il ricordo onirico fugge impaurito e a me rimane solo la sua sensazione. Di conseguenza non riesco a rielaborare il tutto e distinguere con precisione sonno e veglia. L'avrete sicuramente provato: le emozioni vissute in un sogno ci possono accompagnare anche tutta la giornata ma se si è coscienti di ciò che le ha provocate si gestiscono meglio. Lo so, lo so, ho qualche problema con il mio subconscio...
Comunque sia spero che per oggi Guido non se la prenda se lo chiamo..."Tesoretto!"
Buongiorno a tutti!

martedì 12 febbraio 2008

AEA TUTI

Udite, udite la signorina Bortoluzzi Allegra per la prima volta ha ripetuto il suo nome e cognome! Ha pronunciato chiaramente Aea Tuti davanti agli occhi entusiasti di mamma e soprattutto di papà che ha comunicato subito l'importante evento alla nonna Edda.
Giubilo, giubilo in casa Bortoluzzi!
Adesso, forse perchè ogni volta che lo ripete mamma e papà applaudono e ridono come stupidini, continua imperterrita: Aea Tuti, Aea Tuti, Aea Tuti, Tuti!...
E' semplicemente adorabile...

lunedì 11 febbraio 2008

Pagellina di primo semestre

Cari parenti e amici oggi io e Guido abbiamo avuto la prima riunione del semetre all'asilo nido di Allegra. Ci hanno accolto la coordinatrice del nido e la maestra Marisa. Questa la situazione:
  1. la bambina deve migliorare il suo approccio con il cibo, si abbuffa (c'è senza dubbio lo zampino genetico del papà), manipola un po' troppo e usa il bicchiere come tinello;
  2. al momento della nanna non sa aspettare il suo turno per le coccole; ma è migliorata: ora non va in giro per la stanza, si limita a rotolare nei letti vicini;
  3. è migliorato anche il rapporto con gli altri bambini: continua a fare le veci della maestra quando vede qualcuno che sgarra, ma per fortuna si sfoga verbalmente e gesticolando e non più con castighi corporali;
  4. ama particolarmente le costruzioni e gli strumenti musicali (centrerà di nuovo il papà?)
  5. ama i giuochi di tipo funzionale più che simbolico, cioè quando gioca con il mestolo lo usa nella pentola e non come spada; intelligente la ragazza, no?
  6. sta notevolmente migliorando il suo linguaggio verbale: per il momento ripete tutte le ultime sillabe ma è in continuo progresso!
Se continua così per quest'anno è promossa, che dite?

sabato 9 febbraio 2008

Friulinfantile

Adesso, non è che voglio cominciare con le polemiche, ma in preda ad uno dei miei soliti momenti di scoramento mi permetto di insinuare che il popolo friulano è un po' troppo ostico per i miei gusti!
Una volta tornata in patria le mie amiche veneziane (sicula e marchigiana) hanno cercato di tranquillizzarmi: vedrai che un po' alla volta ti farai delle amicizie... magari tra le mamme che incontri al nido... o facendo qualche corso...
Vorrei avvisarle che non è successo nulla di tutto ciò.
A volte vorrei poter mandare a fa'nbagno questi piccoli esserini chiusi a riccio e non mi muove a pietà nemmeno il fatto di essere io stessa friulana.
In realtà non è che cerchi delle amicizie, vorrei solo che il giornalaio, la panettiera, la commessa, la vicina che porta a spasso il cane come me, non mi guardassero con quella consueta ostilità e non mi rispondessero, quando e se arrivano a tanto, con la loro spontanea astiosità. Chiedo troppo?
Ma la speranza è sempre l'ultima a morire, dai! magari domani entro in panificio e la commessa, che per una volta non ha dormito col culo di fuori, mi accennerà un timido mezzo sorriso...chi può dirlo? e poi non ci saranno mica solo friulani in quel di Udine, no? può darsi che un socievole e loquace napoletano rilevi l'edicola vicino a casa e in quel caso potrei anche pagare il doppio per il Menzoniero, basterebbe un buongiorno detto nel modo giusto!

venerdì 8 febbraio 2008

Sono una mamma debole

Avviso tutti che la mia piccola peste ha infine conosciuto le delizie delle mentine, o cosiddette ginevrine, ed è diventata ahimè una zuccherinomane!
Ho comprato il primo sacchettino l'altro giorno per ricattarla quando deve prendere le medicine che detesta e devo dire che sono servite allo scopo egreggiamente.
Dovreste vedere come dimena contemporaneamente braccine e gambine per averne almeno una. Quando alla fine, stremata, mi decido a dargliela, una sola però eh!!!, allora si trasforma in un perfetto Gollum e avvicinando le manine alle guancie agita nervosamente le ditina pregustando il momento di possedere il suo tesssoro!
"te ne dò una bianca?"
"'nca!"
"o la vuoi arancione?"
"cione!"
"rosa o verde?"
"SI!"
come si fa a non dargliela?

mercoledì 6 febbraio 2008

Svegliarsi

Stamattina, come sempre del resto, sono in ritardo al lavoro e per un pelo non ho fatto perdere l'autobus al mio coinquilino, nonchè marito e padre della mia favolosa bambina.
Il problema è che riesco a perdermi in un bicchier d'acqua.
Oggi appena sveglia, per esempio, mentre ero seduta a fare pipì guardavo intontita per terra quando dalla massa informe delle linee delle piastrelle è uscito un gatto molto buffo.
Troppo simpatico, ho pensato. Allora sono corsa a prendere un pezzetto di foglio e una matita per fissarlo ed è inevitabile che il tempo volasse e la colazione non si preparasse da sola.
E' come se la mattina per una mezz'ora buona vivessi ancora avvolta dai sogni che mi vengono a trovare durante la notte e non aiuta certo a svegliarmi il fatto che devo inforcare gli occhiali per mettere a fuoco la realtà.