lunedì 25 febbraio 2008

Fazemos xixi

Questo post è dedicato alla zia Mila,
anche lei della specie geromettiana!
Domenica mattina. Allegra ha deciso di dormire fino alle 9.10 dopo che alle 7 l'abbiamo portata nel lettone a bere il "titti". Che brava bambina, mamma e papà ringraziano (non sanno che la pagheranno la notte successiva...).
Comunque: io sono ancora a letto quando lei decide di scendere e si dirige convinta verso il bagno. Io e suo papà la guardiamo incuriositi. La seguo in bagno dove sta cercando, con qualche difficoltà, di sedersi sul vasetto. Allora le tolgo il pannolino, mi siedo sul water e le dico di fare come la mamma, di fare pipì...
Lei mi guarda a metà tra il serio e l'intontito mattutino e si siede.
Improvvisamente un'allegra canzoncina segnala che finalmente, per la prima volta, Alli ha fatto la pipì nel vasino. Sì, perché il vasino che ci ha regalato la zia Mila ha un sensore che suona quando si fa pipì. Urlo e batto le mani di gioia, chiamiamo il papà che si unisce contento e orgoglioso ai festeggiamenti.
La mia patata ha spiaccicato in viso un sorriso soddisfatto e incredulo, guarda prima me e poi il suo papà e sembra pensare: beh, per oggi sono a posto! Non so cosa ho fatto, ma potrò chiedere 10 mentine, fare i capricci e tormentare Pablo senza essere sgridata!
La foto mi trattengo dal farla, ma quella santa pipì? non ho proprio il coraggio di buttarla. La cosa più kitsch che mi viene in mente è conservarla in una bottiglietta di vetro, ma decisamente non arrivo a tanto. Ok, la butto nel water e tiro l'acqua. E speriamo che domattina Alli abbia voglia di farmene ancora...
Una domanda per la zia: ma il vasino funziona anche in caso di pupù?

venerdì 15 febbraio 2008

Buon sangue non mente

E' inutile, sono geneticamente una Gerometta: ho ereditato i processi mentali di mia madre e tutto ciò, credetemi, non è un bene.
Prima di tutto il cervello della specie cui appartengo non ha abbastanza neuroni dedicati alle funzioni della memoria. Se in taluni casi si è così fortunati da avere anche le sinapsi, queste comunque giocano brutti scherzi.
E' così che un individuo geromettiano può tranquillamente dimenticarsi di aver già conosciuto una persona e, se ne riconosce la fisionomia, di sicuro non si ricorda il nome. A volte confonde una persona con un altra, e vi lascio immaginare il pasticcio...
Se vi chiamate Saverio, state sicuri che vi ricorderà come Venanzio e se il vostro nome è Achille sarà riconvertito alternativamente in Asdrubale, Arcibaldo, Andrea.
Non si rammenta le cose quando è essenziale e se le ricorda quando è meglio dimenticarsele!
Secondo: capacità organizzativa quasi nulla. Se deve programmare un trasferimento, un viaggio, trovare la soluzione ad un problema, il soggetto in questione implementa algoritmi contorti e controproducenti. Le soluzioni migliori riesce a trovarle in rari casi e in quei casi non servono ad una cippa!
Terzo: non ha il senso del denaro. Se un mendicante (o figlio) chiede dei soldi il soggetto, profondamente scosso nell'intimo, è pronto ad elargire elemosina. Se vede una cosa che gli piace, la compra senza porsi tante domande (mi serve? la posseggo già?). A fine mese non si capacita di dove vadano a finire tutti i suoi soldi e se la prende con il carovita e il governo.
Quarto: ha difficoltà di linguaggio. Questa caratteristica è semplice da spiegare: il soggetto non segue lo schema SOGGETTO VERBO COMPLEMENTO, odia le lingue straniere che storpia a piacimento, confonde spesso e volentieri parole simili (stessa iniziale) dal significato completamente differente. Se, per esempio, gli raccontate che siete andati a Madrid può dire a tutti che siete partiti per il Messico, in fondo sono luoghi il cui nome inizia sempre con la "M"! Non ridetegli in faccia, poi, se vi racconta che l'altro giorno per lo stress è partito per la tangenziale.

C'è da ricordare inoltre che questa tipologia di persone ha un tono di voce sempre superiore alla media, tende facilmente ad ingrassare ed è molto permalosa. Inoltre, se ha bisogno di qualcosa, non lo chiede (perchè convinta che gli altri dovrebbero accorgersene da soli) e puntualmente si incavola (perchè ovviamente gli altri non se ne sono accorti). Infine, tenete presente che la parola puntualità non fa parte del loro vocabolario.

Quindi non chiedete mai a me o a mia madre di ricordarsi qualcosa per voi e non cercate di capire perché, dopo una vita che vi conosciamo, non ci ricordiamo ancora del vostro compleanno!
Non fateci mai organizzare qualcosa se non volete perdere tempo e denaro e non chiedeteci di raccontarvi la trama di un film se non volete impazzire. Ma chiedeteci pure di andare a bere qualcosa insieme, pagheremo certamente per tutti.

PS: non me ne vogliano tutte e tutti gli altri Gerometta!
PS2: se avete capito qualcosa allora nel mio DNA c'è anche un po' del mio papà, per fortuna!

giovedì 14 febbraio 2008

Patapùnfete

Carissimi tutti, vi scrivo per informarvi che la nostra patata ha fatto il suo primo patapùnfete serio. E' successo al parcogiochi questo pomeriggio.
Arrivo al parco di Colugna alle 16.30.
Rimbecillimento momentaneo di 5 minuti guardandosi attorno.
Scelta del primo gioco: pesciolino che dondola. 1 minuto. Abbandonato.
Secondo gioco: ruota giro girotondo. mezzo minuto. Abbandonato.
Terzo gioco: altalena. Seduta. Urlo. Abbandonato.
Illuminazione: LO SCIVOLO!!! Su per le scale, giù per lo scivolo, su per le scale, giù per lo scivolo e via dicendo... All'improvviso, in un momento di incosciente distrazione, proprio all'apice della scala la nostra eroina perde l'equilibrio e ruzzola rovinosamente a terra in una valle di pianti e urla.
Controllo dell'integrità fisica, successive coccole e biberon consolatore.
Beh, la ragazza ha la pellaccia dura e nessuno può fermarla. 5 minuti dopo era di nuovo su per le scale, giù per lo scivolo!
Per la cronaca: siamo state le ultime ad abbandonare il parco. Naturalmente l'ho portata via con la forza perché se fosse stato per lei lo scivolo avremmo dovuto portarlo a casa! E magari installarlo vicino alla cuccia di Pablo...
La babysitter Patrizia ce lo aveva detto: questa bambina è un trattorino. E aveva ragione.

mercoledì 13 febbraio 2008

Minuto d'odio

Il mio primo minuto d'odio della giornata l'ho dedicato completamente alla radiosveglia che Guido tiene sul suo comodino. Come prima motivazione c'è che oggi si è attivata un po' più presto del solito: le 6.30! Ma questo non è che l'inizio...
Quel piccolo concentrato di fastidio tecnologico proietta l'ora sul soffitto con un abbagliante led rosso, in continuo! Ciò vuol dire che, se hai la sfortuna di svegliarti di notte, appena apri gli occhi puoi sapere che ore sono, poi li richiudi ma li riapri subito dopo per controllare se quei numeri spiaccicati sul soffitto ti stanno ancora fissando. Chiudi apri chiudi apri e puoi constatare che sono esattamente 37 minuti che non riesci a dormire.
Alla mattina non dico più: non ho chiuso occhio. Informo il mio compagno dell'intero bollettino notturno: non ho dormito dalle 2.04 alle 4.39 e dalle 5.26 alle 6.38.
Una notte mi sono svegliata alle 2.22 e poi di nuovo alle 3.33! Lo giuro! Lo so, incredibile...
Che ci sia lo zampino di qualche parente defunto che voglia farci giocare i numeri al lotto?
Punto 2: visto che trattasi di radiosveglia, ti sveglia appunto con la radio. Quindi puoi sapere come butta la giornata a seconda di quali suoni ti svegliano. Difficilmente è una dolce melodia. Più facilmente si tratterà di un pezzo rock per dare la carica a chi si è svegliato 1 ora prima o di quel pazzo furioso dell'Expert che vende tutto sottocosto. Stamattina, ad esempio, è entrato all'improvviso in camera da letto un giornalista che urlava notizie riguardanti 'sto fottuto (scusate lo sfogo) tesoretto dell'ex Ministro Padoa Schioppa.
Decisamente rimpiango il buongiorno della mia mamma, anche se, come tutte le Gerometta, lo pronuncia con un tono di voce piuttosto alto.
La cosa che più mi rende nervosa, però, è che questo tipo di risveglio non mi dà il tempo di rendermi conto di cosa stavo sognando. Il ricordo onirico fugge impaurito e a me rimane solo la sua sensazione. Di conseguenza non riesco a rielaborare il tutto e distinguere con precisione sonno e veglia. L'avrete sicuramente provato: le emozioni vissute in un sogno ci possono accompagnare anche tutta la giornata ma se si è coscienti di ciò che le ha provocate si gestiscono meglio. Lo so, lo so, ho qualche problema con il mio subconscio...
Comunque sia spero che per oggi Guido non se la prenda se lo chiamo..."Tesoretto!"
Buongiorno a tutti!

martedì 12 febbraio 2008

AEA TUTI

Udite, udite la signorina Bortoluzzi Allegra per la prima volta ha ripetuto il suo nome e cognome! Ha pronunciato chiaramente Aea Tuti davanti agli occhi entusiasti di mamma e soprattutto di papà che ha comunicato subito l'importante evento alla nonna Edda.
Giubilo, giubilo in casa Bortoluzzi!
Adesso, forse perchè ogni volta che lo ripete mamma e papà applaudono e ridono come stupidini, continua imperterrita: Aea Tuti, Aea Tuti, Aea Tuti, Tuti!...
E' semplicemente adorabile...

lunedì 11 febbraio 2008

Pagellina di primo semestre

Cari parenti e amici oggi io e Guido abbiamo avuto la prima riunione del semetre all'asilo nido di Allegra. Ci hanno accolto la coordinatrice del nido e la maestra Marisa. Questa la situazione:
  1. la bambina deve migliorare il suo approccio con il cibo, si abbuffa (c'è senza dubbio lo zampino genetico del papà), manipola un po' troppo e usa il bicchiere come tinello;
  2. al momento della nanna non sa aspettare il suo turno per le coccole; ma è migliorata: ora non va in giro per la stanza, si limita a rotolare nei letti vicini;
  3. è migliorato anche il rapporto con gli altri bambini: continua a fare le veci della maestra quando vede qualcuno che sgarra, ma per fortuna si sfoga verbalmente e gesticolando e non più con castighi corporali;
  4. ama particolarmente le costruzioni e gli strumenti musicali (centrerà di nuovo il papà?)
  5. ama i giuochi di tipo funzionale più che simbolico, cioè quando gioca con il mestolo lo usa nella pentola e non come spada; intelligente la ragazza, no?
  6. sta notevolmente migliorando il suo linguaggio verbale: per il momento ripete tutte le ultime sillabe ma è in continuo progresso!
Se continua così per quest'anno è promossa, che dite?

sabato 9 febbraio 2008

Friulinfantile

Adesso, non è che voglio cominciare con le polemiche, ma in preda ad uno dei miei soliti momenti di scoramento mi permetto di insinuare che il popolo friulano è un po' troppo ostico per i miei gusti!
Una volta tornata in patria le mie amiche veneziane (sicula e marchigiana) hanno cercato di tranquillizzarmi: vedrai che un po' alla volta ti farai delle amicizie... magari tra le mamme che incontri al nido... o facendo qualche corso...
Vorrei avvisarle che non è successo nulla di tutto ciò.
A volte vorrei poter mandare a fa'nbagno questi piccoli esserini chiusi a riccio e non mi muove a pietà nemmeno il fatto di essere io stessa friulana.
In realtà non è che cerchi delle amicizie, vorrei solo che il giornalaio, la panettiera, la commessa, la vicina che porta a spasso il cane come me, non mi guardassero con quella consueta ostilità e non mi rispondessero, quando e se arrivano a tanto, con la loro spontanea astiosità. Chiedo troppo?
Ma la speranza è sempre l'ultima a morire, dai! magari domani entro in panificio e la commessa, che per una volta non ha dormito col culo di fuori, mi accennerà un timido mezzo sorriso...chi può dirlo? e poi non ci saranno mica solo friulani in quel di Udine, no? può darsi che un socievole e loquace napoletano rilevi l'edicola vicino a casa e in quel caso potrei anche pagare il doppio per il Menzoniero, basterebbe un buongiorno detto nel modo giusto!

venerdì 8 febbraio 2008

Sono una mamma debole

Avviso tutti che la mia piccola peste ha infine conosciuto le delizie delle mentine, o cosiddette ginevrine, ed è diventata ahimè una zuccherinomane!
Ho comprato il primo sacchettino l'altro giorno per ricattarla quando deve prendere le medicine che detesta e devo dire che sono servite allo scopo egreggiamente.
Dovreste vedere come dimena contemporaneamente braccine e gambine per averne almeno una. Quando alla fine, stremata, mi decido a dargliela, una sola però eh!!!, allora si trasforma in un perfetto Gollum e avvicinando le manine alle guancie agita nervosamente le ditina pregustando il momento di possedere il suo tesssoro!
"te ne dò una bianca?"
"'nca!"
"o la vuoi arancione?"
"cione!"
"rosa o verde?"
"SI!"
come si fa a non dargliela?

mercoledì 6 febbraio 2008

Svegliarsi

Stamattina, come sempre del resto, sono in ritardo al lavoro e per un pelo non ho fatto perdere l'autobus al mio coinquilino, nonchè marito e padre della mia favolosa bambina.
Il problema è che riesco a perdermi in un bicchier d'acqua.
Oggi appena sveglia, per esempio, mentre ero seduta a fare pipì guardavo intontita per terra quando dalla massa informe delle linee delle piastrelle è uscito un gatto molto buffo.
Troppo simpatico, ho pensato. Allora sono corsa a prendere un pezzetto di foglio e una matita per fissarlo ed è inevitabile che il tempo volasse e la colazione non si preparasse da sola.
E' come se la mattina per una mezz'ora buona vivessi ancora avvolta dai sogni che mi vengono a trovare durante la notte e non aiuta certo a svegliarmi il fatto che devo inforcare gli occhiali per mettere a fuoco la realtà.